Amalfi dà il nome a tutta la Divina Costiera ed è uno dei centri turistici più famosi di tutta la Campania. Il suo nome deriva da Amelphe, dove alcuni patrizi romani nel IV secolo d.C. durante il ritorno in patria dopo un tentativo di viaggio a Costantinopoli edificarono la loro città. Il territorio era montuoso e quindi utilizzarono la via del mare per intrattenere i primi rapporti commerciali.
Ancora oggi l'abitato si trova lungo il pendio della montagna dove si intrecciano viuzze e scalinate che danno ad Amalfi un aspetto caratteristico. Insieme a Venezia, Genova e Pisa Amalfi è ricordata come una delle quattro Repubbliche Marinare. Nei secoli X e XI la città marinara era la più importante di tutte. Basava la sua economia sui traffici con l'Oriente con le città di Beirut, Cipro, Costantinopoli, Giaffa da cui importava spezie, stoffe, sete, profumi, tappeti. Amalfi legiferò le leggi marittime della Repubblica, dette 'la Tabula de Amalpha', oggi la Tavola Amalfitana. Essa è composta da 60 articoli, alcuni in latino ed altri in italiano. Vi si leggono le modalità di contratto tra armatori ed equipaggio, di divisione degli utili, di garanzie previdenziali in caso di infortunio dei marinai, si obbligava alla presenza di uno scriba e di un console su ogni nave con il compito di fare da intermediari in caso di liti.
Non appena si arriva ad Amalfi l'attenzione è catturata dalla magnifica architettura del Duomo, edificato sulla piazza centrale. Il duomo è un insieme di stili normanno ed arabo. Fu costruito nel IX secolo e subì molti rifacimenti fino a quello del XIX secolo quando crollò la facciata principale completamente ricostruita sul modello precedente: marmi di diversi colore e un loggiato con trifore a chiusura. Sulla parte più alta sono visibili i mosaici raffiguranti scene dell'Apocalisse, di San Giovanni e dei 12 apostoli. L'interno del Duomo testimonia i continui rifacimenti che uniscono lo stile barocco e quello normanno. All'interno della chiesa sono conservate le reliquie di Sant'Andrea, protettore di Amalfi. Dall'atrio è possibile raggiungere il Chiostro del Paradiso, una volta cimitero di illustri abitanti amalfitani. Ora è un giardino centrale interamente delimitato da una serie di arcate di stile arabo. Accanto al Duomo è visibile il Campanile, costruito tra il XII e il XIII secolo che ingloba elementi romanici e arabi.
Tra gli abitanti più illustri di Amalfi si ricorda Flavio Gioia, l'inventore della Bussola, eccellente strumento di navigazione. Ma è stato scoperto che forse il Gioia ebbe i propri natali a Positano e non ad Amalfi e che a lui si deve il perfezionamento della Bussola che fu opera originale dei cinesi.